Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5029 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:5029SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive costituisce un atto dovuto per l'Amministrazione comunale, preposta alla tutela del corretto assetto urbanistico e dello sviluppo territoriale, senza che sia necessaria una specifica motivazione sull'interesse pubblico in confronto al sacrificio imposto al privato. L'accertamento dell'abusività delle opere, effettuato con valore probatorio privilegiato dagli agenti della Polizia Municipale, comporta l'obbligo per l'Amministrazione di procedere all'irrogazione della sanzione ripristinatoria, senza che rilevi la normativa urbanistica vigente nell'area in cui insistono le opere sanzionate, trattandosi di opere realizzate in assenza di titolo abilitativo. L'ordine di demolizione non deve necessariamente contenere l'indicazione dell'area di sedime che verrà acquisita gratuitamente al patrimonio del Comune in caso di inottemperanza, in quanto tale effetto acquisitivo costituisce una conseguenza fissata direttamente dalla legge, senza necessità dell'esercizio di alcun potere valutativo da parte dell'Autorità eccetto quello del mero accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione e di ripristino dello stato dei luoghi. Inoltre, per i muri di contenimento, in quanto opere ben più consistenti di una semplice recinzione e dotate di propria specificità ed autonomia in relazione alla loro funzione principale, sussiste l'obbligo di assoggettamento al regime concessorio, con la conseguente legittimità della sanzione della demolizione prevista per il caso di assenza di concessione. Infine, l'ordine di demolizione di opere abusive non necessita di una puntuale valutazione delle ragioni di interesse pubblico, né di un bilanciamento di questo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, né di una motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione, in quanto trattasi di atto vincolato per l'Amministrazione.

Sentenza completa

N. 00957/2007
REG.RIC.

N. 05029/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00957/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 957 del 2007, proposto da Volpe Dionisio, rappresentato e difeso dall'avv. Michele Costagliola, con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, viale Gramsci n.19,

contro

Comune di Napoli, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso per legge dagli avv. Giuseppe Tarallo, Barbara Accattatis Chalons D'Oranges, Antonio Andreottola, Eleonora Carpentieri, Bruno Crimaldi, Annalisa Cuomo, Anna Ivana Furnari, Giacomo Pizza, Anna Pulcini, Bruno Ricci, Gabriele Romano, domiciliata in Napoli, piazza Municipio;

per l'annullamento

della disposizione dirigenzial…

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