Il vincolo di inedificabilità assoluta entro la fascia di 150 metri dalla battigia del mare, previsto dall'art. 15, comma 1, lett. a) della L.R. 12 giugno 1976 n. 78, è direttamente ed immediatamente efficace anche nei confronti dei soggetti privati, a prescindere dall'adozione di strumenti urbanistici comunali conformi a tale prescrizione. Tale vincolo, di natura legislativa, prevale sulle disposizioni degli strumenti urbanistici generali e dei regolamenti edilizi, e comporta l'esclusione dalla concessione o autorizzazione in sanatoria delle costruzioni realizzate in violazione dello stesso, salvo le eccezioni espressamente previste dalla legge. L'art. 2, comma 3, della L.R. 30 aprile 1991 n. 15 ha operato un'interpretazione autentica delle previsioni dell'art. 15 della L.R. n. 78/1976, attribuendo efficacia retroattiva alla diretta applicabilità del vincolo di inedificabilità anche nei confronti dei privati, a prescindere dall'adozione di strumenti urbanistici comunali conformi. Pertanto, il Comune è tenuto a negare la concessione edilizia in sanatoria per le costruzioni realizzate in violazione del predetto vincolo di inedificabilità, senza che rilevi l'assenza di una specifica previsione nel piano regolatore generale comunale approvato anteriormente all'entrata in vigore della L.R. n. 78/1976.