Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28630 del 8 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:28630PEN

Massima

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Il giudice di legittimità può ritenere attendibili e sufficienti, ai fini dell'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, le dichiarazioni della parte offesa, purché siano valutate in modo congruo e logico dal giudice di merito, il quale deve verificarne la credibilità soggettiva e l'attendibilità intrinseca del racconto, senza che sia necessaria la presenza di altri riscontri probatori. Inoltre, la motivazione della sentenza di appello che richiami integralmente quella di primo grado, condividendone le argomentazioni, è conforme ai principi giurisprudenziali che ammettono la motivazione "per relationem", a condizione che il richiamo sia ad un atto legittimo del procedimento, le cui ragioni siano pienamente conosciute e condivise dal giudice di secondo grado, e risultino ostensibili all'interessato. Infine, il vizio di motivazione per mancata risposta alle argomentazioni difensive può essere dedotto in Cassazione solo quando tali argomentazioni abbiano un chiaro ed inequivocabile carattere di decisività, nel senso che una loro adeguata valutazione avrebbe dovuto necessariamente portare ad una decisione più favorevole per l'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. DEMARCHI A. ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 7132/2011 CORTE APPELLO di MILANO, del 26/03/2012;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/09/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PEZZULLO ROSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza in data 26.3.2012 la Corte di Appello di Milano co…

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