Cassazione penale Sez. III sentenza n. 18519 del 11 maggio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:18519PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. si configura anche in assenza dell'esercizio dell'azione penale nei confronti di tutti i compartecipi, essendo sufficiente l'accertamento della partecipazione di un numero minimo di associati, valutato in senso oggettivo, senza necessità di coincidenza con il numero degli imputati presenti nel processo. L'accertamento dei reati-scopo non è necessario ai fini della configurabilità del reato associativo, essendo sufficiente la prova di un generico programma criminoso che preveda la loro commissione. Le informazioni acquisite dalla polizia giudiziaria italiana attraverso una spontanea e informale collaborazione con le autorità straniere, ai sensi dell'art. 729-bis c.p.p., sono utilizzabili nel processo, senza necessità di ricorrere agli strumenti formali di assistenza giudiziaria internazionale. Il reato associativo si differenzia dal concorso di persone nel reato continuato per il carattere dell'accordo criminoso, che nel primo caso è diretto all'attuazione di un più vasto programma illecito, con permanenza del vincolo associativo, mentre nel secondo è limitato alla commissione di uno o più reati specifici. Il diniego delle circostanze attenuanti generiche può essere fondato anche sull'apprezzamento di un solo dato negativo, oggettivo o soggettivo, ritenuto prevalente dal giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro - rel. Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/12/2020 della Corte di appello di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANDRONIO Alessandro Maria;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Marinelli Felicetta, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia rigettato;
udito il difensore, avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 15 dicembre 2020, la Corte d'appello di …

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