Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44434 del 28 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:44434PEN

Massima

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Il giudice del riesame, nell'ambito dei poteri di integrazione e rettifica attribuitigli dall'art. 309 c.p.p., può porre rimedio alla parziale inosservanza dei canoni contenutistici cui deve obbedire la motivazione dell'ordinanza che dispone la misura cautelare ai sensi dell'art. 292 c.p.p., comma 2, lett. c) e c-bis), integrando la motivazione del giudice di prima istanza con propri argomenti incensurabili in sede di legittimità, purché immuni da vizi logici o giuridici e da interne contraddizioni. Il giudice del riesame, pertanto, può supplire alle carenze motivazionali del provvedimento impugnato, senza che ciò comporti nullità o vizi della decisione, in quanto l'art. 309 c.p.p. gli attribuisce il potere di esercitare un controllo pieno sulla legittimità e sulla congruità della misura cautelare, anche attraverso l'integrazione e la rettifica della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. GRAMENDOLA Francesco P. - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AM. RE. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 22/05/2008 TRIB. LIBERTA' di BOLOGNA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. GRAMENDOLA FRANCESCO PAOLO;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. ((omissis)), che ha chiesto la inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA IN FATTO E DIRITTO

Con l'ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale di Bologna, adito dall'indagato Am. Re. in sede di riesame …

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