La massima giuridica che si può estrarre dalla sentenza è la seguente: La pubblica amministrazione, nell'esercizio del proprio potere discrezionale di acquisto di un immobile da destinare a centro servizi per anziani, deve rispettare i seguenti principi: 1. L'acquisto di un immobile privato deve avvenire nel rispetto della normativa in materia di contabilità pubblica, con particolare riferimento all'applicazione dell'aliquota IVA corretta e all'inserimento preventivo dell'intervento di adeguamento nei documenti di programmazione (Programma Triennale e Elenco Annuale). 2. La scelta dell'immobile da acquistare deve essere adeguatamente motivata, anche in relazione alla sua localizzazione, che deve consentire una facile accessibilità e integrazione degli anziani nella vita sociale del territorio, in conformità con la normativa di settore. 3. L'ubicazione del centro servizi per anziani deve essere coerente con gli indirizzi e gli obiettivi del Programma Operativo di riferimento, assicurando il necessario raccordo con gli interventi di riqualificazione urbana. 4. L'amministrazione deve garantire il rispetto dei diritti di prelazione degli affittuari dei terreni di proprietà comunale ceduti in permuta, nel rispetto della normativa vigente. La massima sintetizza i principali profili di legittimità che la pubblica amministrazione deve osservare nell'esercizio del proprio potere discrezionale di acquisto di immobili da destinare a finalità socio-assistenziali, al fine di assicurare il corretto utilizzo delle risorse pubbliche e il rispetto della normativa di settore.