Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9042 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:9042SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive non è illegittimo per il solo fatto che la demolizione possa arrecare pregiudizio alla statica della parte regolarmente edificata, in quanto tale circostanza non rileva ai fini dell'illegittimità dell'ordine di demolizione, ma appartiene alla successiva fase esecutiva, nella quale la parte interessata può far valere l'impossibilità della demolizione senza pregiudizio della parte conforme al titolo abilitativo, al fine di ottenere la sostituzione dell'ordine di demolizione con una sanzione pecuniaria. Pertanto, l'amministrazione può legittimamente ordinare la demolizione delle opere abusive, salvo che la parte interessata non dimostri, in sede procedimentale successiva all'ordine di demolizione, l'impossibilità di procedere alla demolizione senza pregiudizio della parte regolare, circostanza che dovrà essere adeguatamente comprovata e non può essere dedotta in modo generico o sommario. L'ordine di demolizione non è illegittimo per il solo fatto che la demolizione possa arrecare pregiudizio alla statica della parte regolarmente edificata, in quanto tale circostanza non rileva ai fini dell'illegittimità dell'ordine di demolizione, ma appartiene alla successiva fase esecutiva, nella quale la parte interessata può far valere l'impossibilità della demolizione senza pregiudizio della parte conforme al titolo abilitativo, al fine di ottenere la sostituzione dell'ordine di demolizione con una sanzione pecuniaria. Pertanto, l'amministrazione può legittimamente ordinare la demolizione delle opere abusive, salvo che la parte interessata non dimostri, in sede procedimentale successiva all'ordine di demolizione, l'impossibilità di procedere alla demolizione senza pregiudizio della parte regolare, circostanza che dovrà essere adeguatamente comprovata e non può essere dedotta in modo generico o sommario.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/05/2023

N. 09042/2023 REG.PROV.COLL.

N. 01366/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1366 del 2013, proposto da
Saturna Cellitti, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, Piazzale Clodio, 18 e domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di ((omissis)), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento

dell’ordinanze di rispristino dello stato dei luoghi n. 260 del 20.11.2012 relativa all’ampliamento abusivo di un fabbricato;

non…

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