Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32355 del 13 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:32355PEN

Massima

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Il reato di contraffazione e uso di patente di guida e permesso internazionale rilasciati da autorità straniere si configura quando l'agente appone la propria fotografia su documenti altrui, mantenendo inalterati gli altri elementi identificativi, integrando così il delitto di falsità materiale in certificato amministrativo commesso da privato ai sensi degli artt. 477 e 482 c.p. Tale condotta è punibile anche in assenza di elementi che ne escludano la responsabilità, come l'esibizione dei documenti contraffatti nel corso di un controllo stradale. Il giudice di merito può ritenere integrato il reato nella sua duplice declinazione fattuale dell'uso e della contraffazione, configurando un concorso materiale di reati, senza incorrere in violazioni del diritto di difesa o indebite elevazioni della pena ai sensi dell'art. 81 c.p. La massima di diritto enucleata dalla sentenza afferma che l'apposizione della propria fotografia su documenti altrui, mantenendo inalterati gli altri elementi identificativi, integra il delitto di falsità materiale in certificato amministrativo commesso da privato, punibile anche in assenza di elementi che ne escludano la responsabilità, come l'esibizione dei documenti contraffatti nel corso di un controllo stradale. Il giudice di merito può ritenere integrato il reato nella sua duplice declinazione fattuale dell'uso e della contraffazione, configurando un concorso materiale di reati, senza incorrere in violazioni del diritto di difesa o indebite elevazioni della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto L. - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. TUDINO A. - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/06/2017 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALESSANDRINA TUDINO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FIMIANI PASQUALE;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita'.
Udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1.Con la sentenza impugnata, la Corte d'Appello di Bologna ha confer…

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