Cassazione penale Sez. I sentenza n. 37982 del 22 ottobre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:37982PEN

Massima

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La circostanza aggravante della premeditazione può essere estesa al concorrente che non abbia partecipato all'originaria deliberazione volitiva, qualora questi ne abbia acquisito piena consapevolezza precedentemente al suo contributo all'evento e a tale distanza di tempo da consentire che la maturazione del proposito criminoso prevalga sui motivi inibitori. Tuttavia, tale aggravante deve essere provata attraverso elementi di riscontro individualizzanti, non essendo sufficiente la sola chiamata in correità di un concorrente. Inoltre, quando siano contestate, in relazione al medesimo reato, le circostanze aggravanti di aver agito sia al fine di agevolare l'attività di un'associazione di tipo mafioso, sia per motivi abietti, le due circostanze concorrono solo se quella comune risulta autonomamente caratterizzata da un "quid pluris" rispetto alla finalità di consolidamento del prestigio e del predominio sul territorio del gruppo malavitoso. Infine, la concessione delle attenuanti generiche non può essere negata sulla base di una premessa errata, come quella di ritenere che l'imputato si sia limitato a dichiarazioni spontanee riduttive del proprio ruolo, quando invece egli aveva già reso confessione in sede di interrogatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/01/2020 della CORTE ASSISE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere FILIPPO CASA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ZACCO FRANCA, che ha concluso chiedendo l'annullamento della sentenza gravata, eliminata l'aggravante della premeditazione, con rinvio ad altra Sezione della Corte di Assiste di Appello di Napoli per nuovo esame …

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