Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23403 del 12 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:23403PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la concessione del beneficio della non menzione della condanna ai sensi dell'art. 175 c.p., ha ampia discrezionalità nel considerare le precedenti condanne dell'imputato, anche se per reati diversi da quello oggetto della sentenza impugnata, purché tali precedenti siano liberamente valutabili e non comportino vizi logici o giuridici nella motivazione del provvedimento. Il diniego del beneficio non è pertanto censurabile in sede di legittimità, ove risulti adeguatamente motivato sulla base di elementi concreti inerenti alla personalità e alla condotta dell'imputato, senza che rilevi il regime sanzionatorio astratto previsto per i reati contestati o la pena concretamente irrogata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1301/2007 CORTE APPELLO di ANCONA, del 18/05/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 09/02/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIANO IMPERIALI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. CUOMO Luigi che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza emessa in…

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