Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1461 del 14 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:1461PEN

Massima

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Il reato di usura si configura quando, approfittando dello stato di difficoltà economica o finanziaria della persona offesa, gli imputati pattuiscono interessi, vantaggi o compensi manifestamente sproporzionati rispetto alla prestazione di denaro o di altra utilità erogata, anche in assenza del superamento dei tassi soglia previsti dalla legge. La sproporzione tra prestazione e controprestazione può essere accertata in concreto sulla base di elementi fattuali, senza necessità di effettuare specifici calcoli matematici, qualora emerga che le somme complessivamente dovute risultino esorbitanti rispetto al debito iniziale. Lo stato di difficoltà economica o finanziaria della vittima può essere desunto anche dalla sua condizione patrimoniale di base sostanzialmente sana, ma provata da carenze di liquidità, come nel caso di spese mediche impreviste. Ai fini della configurabilità del dolo del reato, è sufficiente che gli imputati fossero a conoscenza dello stato di bisogno della persona offesa, senza che sia necessario accertare la loro consapevolezza della sproporzione tra prestazione e controprestazione. La determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., deve tenere conto del notevole profitto conseguito dagli imputati e della loro abilità criminale dimostrata nell'aver ordito un sofisticato sistema per depredare la vittima del suo unico bene.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - rel. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
nella causa penale promossa da:
(OMISSIS) nata in (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte d'Appello di L'Aquila del 8/4/2016;
visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;
udita in pubblica udienza la relazione del consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott.ssa CARDIA Delia, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore della parte civile avv. (OMISSIS) che ha che ha depositato c…

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