Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35607 del 25 agosto 2015

ECLI:IT:CASS:2015:35607PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare l'esistenza di un'associazione per delinquere, deve accertare la sussistenza di un vincolo associativo caratterizzato da un programma criminoso unitario, una struttura organizzativa, una ripartizione di ruoli e disponibilità di mezzi, nonché la consapevolezza e volontà dei singoli componenti di far parte di tale struttura. Tuttavia, la mera reiterazione di condotte violente, anche se finalizzate a contrastare le forze dell'ordine, non è sufficiente a integrare il reato associativo, ove manchi la prova di un effettivo e stabile assetto organizzativo. Inoltre, il decorso di un considerevole lasso di tempo dalla commissione dei reati fine può far venir meno le esigenze cautelari, anche in presenza di episodi di violenza, qualora questi non risultino espressione di un disegno criminoso unitario e predeterminato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. VILLONI Orland - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO;

avverso l'ordinanza Tribunale del Riesame di Palermo n. 377/15 del 27/03/2015 nel procedimento a carico di;

(OMISSIS);

esaminati gli atti e letti il ricorso ed il provvedimento decisorio impugnato;

udita in camera di consiglio la relazione del consigliere, dott. Orlando Villoni;

sentito il pubblico ministero in persona del sostituto P.G., Dott. ANGELILLIS C., che ha concluso per il rigetto;

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