Cassazione penale Sez. II sentenza n. 11016 del 25 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:11016PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la chiamata in correità di un coimputato, deve preliminarmente accertare la credibilità soggettiva del dichiarante, esaminandone la personalità, le condizioni socio-economiche e familiari, il passato, i rapporti con i chiamati in correità e la genesi della sua risoluzione a confessare e accusare i coautori e complici. Deve, inoltre, verificare l'intrinseca consistenza e le caratteristiche delle dichiarazioni del chiamante, alla luce di criteri quali precisione, coerenza, costanza e spontaneità. Infine, il giudice deve esaminare i riscontri esterni, i quali devono avere carattere individualizzante, cioè riferirsi a fatti che riguardano direttamente la persona dell'incolpato in relazione a tutti gli specifici reati a lui addebitati. Tali riscontri possono essere costituiti da qualsiasi elemento o dato probatorio, sia rappresentativo che logico, a condizione che siano indipendenti e abbiano valenza individualizzante, dovendo riguardare non soltanto il fatto-reato, ma anche la riferibilità dello stesso all'imputato. Non è richiesto che i riscontri abbiano lo spessore di una prova "autosufficiente", essendo sufficiente che confermino l'attendibilità della chiamata in correità. Gli "altri elementi" utili a confermare l'attendibilità possono consistere anche in altre chiamate in correità, purché la conoscenza del fatto da provare sia autonoma e non appresa dalla fonte che occorre riscontrare, mentre non è necessario che l'elemento di riscontro sia rappresentato da una prova diretta o storica, potendo essere ottenuto anche per il mezzo della prova logica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. PACILLI A.R. Giuseppi - rel.Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 9 febbraio 2017 dalla Corte d'appello di Ancona;
Visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
Udita nell'udienza del 22 febbraio 2022 la relazione fatta dal ((omissis));
Udito il Sostituto Procuratore Generale in persona della Dott.ssa CARDIA Delia, che ha concluso chiedendo di rigettare il ricorso;
Udito l'avv. (OMISSIS), difensore del ricorrente, che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO

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