Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 63 del 2010

ECLI:IT:TARLT:2010:63SENT

Massima

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La pubblica amministrazione ha l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo avviato su istanza di parte o d'ufficio, adottando un provvedimento espresso, positivo o negativo, entro un termine ragionevole, a pena di incorrere nella fattispecie di silenzio-inadempimento, in violazione del principio di buona amministrazione e del dovere di provvedere sancito dall'art. 2 della legge n. 241/1990. L'eventuale eccezione di difetto di legittimazione attiva del richiedente non può essere rilevata in sede giurisdizionale, ma deve essere oggetto di specifica motivazione nel provvedimento conclusivo, all'esito di un contraddittorio con la parte interessata. Il giudice amministrativo, in caso di inerzia della pubblica amministrazione, può ordinare a quest'ultima di concludere il procedimento entro un termine perentorio, pena l'applicazione di misure sanzionatorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO
SEZIONE STACCATA DI LATINA
SEZIONE PRIMA
ha pronunciato la presente
SENTENZA
Sul ricorso numero di registro generale 1060 del 2009, proposto da:
Soc. Eu.Sh. Srl (già I. Srl), in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avv. En.Ma. e Ma.Gr.Pi., con domicilio eletto presso l'Avv. Di.Gi. in Latina, via Vico n. 45;
contro
Consorzio Sviluppo Industriale Su.Po. di Gaeta, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Gi.Ga., con domicilio eletto presso il Tar del Lazio Sez. di Latina, via (...);
per la declaratoria
di illegittimità, ovvero per l'annullamento, del silenzio rifiuto formatosi sull'istanza 19.2.2009.
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Consorzio Sviluppo Industriale Su.Po. di Gaeta;
Relatore nella came…

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