Cassazione penale Sez. II sentenza n. 50859 del 4 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:50859PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la motivazione della sentenza impugnata, deve limitarsi a verificare l'adeguatezza delle considerazioni utilizzate dal giudice di merito per giustificare il proprio convincimento, senza poter effettuare una propria autonoma valutazione delle risultanze processuali. Il sindacato di legittimità sulla motivazione è circoscritto ai soli vizi di macroscopica evidenza, quali la mancanza, l'illogicità manifesta o la contraddittorietà della stessa, restando ininfluenti le minime incongruenze e dovendo essere disattese le deduzioni difensive che, pur non espressamente confutate, siano logicamente incompatibili con la decisione adottata, purché questa sia sorretta da una motivazione logica ed adeguata, senza vizi giuridici. Il giudice di legittimità non può procedere ad un'analisi atomistica dei singoli atti e motivi di ricorso, né a una rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione o all'adozione di nuovi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti, essendo precluso l'esame diretto degli atti processuali, salvo che il fumus del vizio dedotto non emerga all'evidenza dalla stessa articolazione del ricorso. Il motivo di ricorso per cassazione deve contenere la specifica indicazione degli atti processuali, dei documenti e degli elementi di fatto sui quali si fonda, nonché l'illustrazione delle ragioni per cui essi inficiano, in modo decisivo, la tenuta logica e l'intera coerenza della motivazione impugnata, in ossequio al principio di autosufficienza del ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Catanzaro, prima sezione penale, n. 573/2010 in data 23.10.2013;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

sentita la relazione della causa fatta dal consigliere dott. ((omissis));

udita la requisitoria del sostituto procuratore generale dott. ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento con rinvio della…

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