Il Sindaco, quale ufficiale del Governo, può adottare provvedimenti contingibili e urgenti, nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento, al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana, anche ordinando al proprietario di un bene privato di adottare le misure necessarie per eliminare la fonte del pericolo imminente, come nel caso di una fessurazione di un costone roccioso di proprietà privata che minaccia la pubblica incolumità sulla strada statale. La contingibilità e l'urgenza del provvedimento sindacale sono ravvisabili nella sussistenza di un fatto-evento idoneo a costituire un grave pericolo che minaccia l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana, come accertato nel caso concreto, senza che rilevi la circostanza che il dissesto idrogeologico della strada statale fosse noto da tempo. Inoltre, il proprietario del bene privato in cui è situata la fonte del pericolo è tenuto ad adottare le misure necessarie per eliminare il pericolo a tutela della pubblica incolumità, anche qualora il bene non sia qualificabile come demaniale, in quanto la presunzione relativa di demanialità della "scarpata" è superata dalla titolarità del diritto di proprietà in capo al privato, come previsto dalla normativa sulla proprietà stradale. Pertanto, il Sindaco può legittimamente ordinare al proprietario privato di un costone roccioso prospiciente una strada statale di adottare le misure necessarie per eliminare il pericolo imminente di frana, al fine di tutelare la pubblica incolumità, senza che rilevi la qualificazione giuridica del bene.