Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5977 del 9 febbraio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:5977PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, procede ad un arresto in assenza dei presupposti di legge, commette il reato di arresto illegale di cui all'art. 606 c.p. e non il più grave reato di sequestro di persona con abuso di poteri inerenti alle funzioni, di cui all'art. 605, comma 2, n. 2 c.p., qualora la condotta sia stata posta in essere nella convinzione di agire nell'adempimento di un dovere e nei limiti di un potere di coercizione disciplinato dalla legge, anche se tale convinzione risulti erronea. Inoltre, il pubblico ufficiale che, nel redigere un verbale di perquisizione, omette di riportare circostanze rilevanti ai fini della descrizione dei fatti accaduti, direttamente compiute o percepite, integra il reato di falso ideologico in atto pubblico di cui agli artt. 476 e 479 c.p., in quanto tale omissione rende l'attestazione incompleta e priva di informazioni su determinati fatti. Tuttavia, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, la valutazione della sussistenza del requisito dell'attualità del pericolo di reiterazione del reato deve fondarsi su elementi concreti e non meramente congetturali, rivelatori di una continuità ed effettività del pericolo di reiterazione, attualizzata al momento dell'adozione della misura, e idonei a dar conto della continuità del periculum libertatis nella sua dimensione temporale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Relatore

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Fe.Al., nato a S il (omissis);
avverso l'ordinanza del 23 giugno 2023 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere MICHELE CUOCO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, ALDO CENICCOLA, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilità del ricorso; udito l'avv. Ma.De. che, riportandosi alle memorie già depositate in cancelleria, insiste per l'accoglimento del ricorso;
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 23 giugno 2023, il Trib…

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