Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15351 del 21 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:15351PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale per il reato di violazione di domicilio può essere affermata sulla base di una valutazione complessiva delle risultanze processuali, anche in assenza di una prova diretta dell'effrazione, qualora vi siano elementi indiziari gravi, precisi e concordanti che rendano evidente il nesso causale tra la condotta dell'imputato e l'ingresso abusivo nell'abitazione. In particolare, la coincidenza temporale tra il rifiuto dell'avente diritto ad accogliere l'imputato e il forte rumore dell'infrangersi della porta d'ingresso, percepito dalla persona offesa grazie all'apertura del citofono, costituisce un indizio grave e concludente della responsabilità dell'imputato per il reato contestato, in assenza di altri plausibili spiegazioni alternative. Il giudice di merito può quindi fondare la pronuncia di condanna sulla base di una valutazione complessiva e logica degli elementi indiziari, senza che ciò integri una violazione del principio di presunzione di innocenza o un vizio di motivazione della sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - rel. Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LA. GE. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 11640/2006 CORTE APPELLO di TORINO, del 05/05/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/03/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANDREA COLONNESE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SALZANO Francesco, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

La Corte d'appello di Torino con …

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