Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8566 del 3 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:8566PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la prova ai fini dell'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, deve esaminare tutti gli elementi a sua disposizione, fornendo una corretta interpretazione degli stessi e una motivazione esaustiva e logica, che dia adeguata risposta alle deduzioni difensive. La valutazione delle prove e la determinazione della pena rientrano nell'ambito del suo potere discrezionale, censurabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza. Il giudice di appello, pur non dovendo trascurare le argomentazioni difensive, non è tenuto ad un'analitica valutazione di tutti gli elementi dedotti, essendo sufficiente che indichi quelli ritenuti rilevanti e decisivi ai fini della decisione, implicitamente disattendendo gli altri. La mera indicazione errata nel decreto di citazione del termine per la richiesta di riti alternativi non comporta la nullità del decreto, se l'imputato non ha formulato tempestivamente tale richiesta. Analogamente, la sottoscrizione del difensore in calce alla costituzione di parte civile è sufficiente a escluderne l'inammissibilità, assolvendo alla funzione di autenticazione della sottoscrizione del danneggiato e di sottoscrizione del difensore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - rel. Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GR. FR. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2745/2007 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 01/02/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/02/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO GENTILE;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Letti il ricorso ed i motivi proposti.

CONSIDERATO IN FATTO

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