Cassazione penale Sez. III sentenza n. 12136 del 19 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:12136PEN

Massima

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La rinuncia al ricorso per cassazione, tempestivamente depositata presso l'ufficio del giudice di primo grado, determina l'inammissibilità dell'impugnazione, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e all'imposizione della sanzione pecuniaria prevista, in quanto l'atto di rinuncia, espressione della volontà dell'imputato di non proseguire l'azione, priva di effetto il gravame proposto, facendo venir meno l'interesse all'esame del merito del ricorso. Il principio di economia processuale e di ragionevole durata del processo impongono di dichiarare inammissibile l'impugnazione in tali casi, evitando ulteriori attività giurisdizionali superflue. La rinuncia al ricorso, quale manifestazione dell'autonomia e della disponibilità dell'azione penale da parte dell'imputato, costituisce un atto di disposizione del diritto di impugnazione che, se tempestivamente esercitato, determina la cessazione della materia del contendere, senza che il giudice di legittimità possa sindacarne la fondatezza o meno, essendo precluso l'esame del merito. L'inammissibilità del ricorso per rinuncia dell'imputato non pregiudica la validità della sentenza di condanna, che acquista così il giudicato, con tutte le conseguenze di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. CORDOVA Agostino - Consigliere

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Na. Dr. , nato a (OMESSO);

Avverso la sentenza resa dal Tribunale di Monza, in data 3/4/08;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

Udita la relazióne svolta in udienza dal Consigliere Dr. ((omissis)).

Osserva:

RITENUTO IN FATTO

Il Gip presso il Tribunale di Monza, con sentenza del 3/4/08, ha applicato a Na. Dr. la pena di anni tre, mesi uno e giorni dieci di reclusione ed euro 14.000,00 di multa.

Il p…

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