Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16181 del 17 aprile 2008

ECLI:IT:CASS:2008:16181PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, è tenuto a un rigoroso scrutinio degli elementi probatori acquisiti, verificando che essi integrino un quadro indiziario grave, preciso e concordante, idoneo a giustificare l'adozione della misura restrittiva. Ove il giudice del riesame ritenga che gli elementi probatori siano generici ed equivoci, non integrando il requisito della gravità indiziaria, egli è legittimato ad annullare la misura cautelare, anche in presenza di precedenti condanne per reati analoghi, in quanto la valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza deve essere effettuata con riferimento al caso concreto, senza poter automaticamente desumere la gravità indiziaria dalla mera esistenza di precedenti penali. Il giudice di legittimità, nel vagliare la decisione del giudice del riesame, deve limitarsi a verificare la logicità e la congruità della motivazione, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo che non emerga un travisamento manifesto dei dati fattuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. MANNINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. AGRO' Antonio S. - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di MILANO;

nei confronti di:

1) PI. FR., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 18/06/2007 TRIB. LIBERTA' di MILANO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. MILO NICOLA;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. DE SANDRO ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio;

udito il difensore avv. Manna M., che ha conclu…

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