Cassazione penale Sez. V sentenza n. 47973 del 19 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:47973PEN

Massima

Massima ufficiale
In tema di diffamazione, l'errore sulla veridicità dei fatti o sulla correttezza dei giudizi oggetto della condotta incriminata non esclude il dolo richiesto dalla norma perché non ricade sugli elementi costitutivi della fattispecie, potendo il reato essere consumato anche propalando la verità, ed essendo sufficiente, ai fini della configurabilità dell'elemento soggettivo, la consapevolezza di formulare giudizi oggettivamente lesivi della reputazione della persona offesa. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto corretta la sentenza impugnata che aveva affermato la colpevolezza di un'imputata, la quale - priva delle necessarie competenze specialistiche - aveva espresso, rappresentandosi una situazione diversa da quella reale sulla base dei giudizi espressi dalla sua ginecologa di fiducia, valutazioni critiche sull'attività di ostetrica compiuta dalla persona offesa).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto dal difensore di:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 13/5/2013 del Tribunale di Messina;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PISTORELLI Luca;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. SCARDACCIONE Eduardo, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito per la parte civile l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo il rigett…

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