Cassazione penale Sez. V sentenza n. 34767 del 20 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:34767PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel respingere il ricorso proposto dall'imputata avverso la sentenza di condanna per il reato di diffamazione a mezzo stampa, afferma il principio secondo cui la deroga alle regole generali di competenza territoriale prevista dall'art. 11 c.p.p. a favore del giudice del distretto di corte d'appello in cui il magistrato offeso esercita o ha esercitato le sue funzioni ha carattere eccezionale e si applica solo quando tale presupposto sia effettivamente ricorrente, non operando invece quando il magistrato non abbia esercitato o non eserciti le funzioni nel distretto della corte d'appello ricomprendente l'ufficio giudiziario ordinariamente competente. Inoltre, la Corte precisa che l'eccezione di incompetenza ex art. 11 c.p.p. deve essere proposta entro la fase degli atti preliminari al giudizio, ai sensi dell'art. 21 c.p.p., comma 2, e non dopo che il giudizio sia stato incardinato e abbia avuto inizio, in quanto la verifica della preclusione alla sua proposizione, non riguardando la persona del giudice, bensì l'ufficio giudiziario e il suo collegamento con la cognizione del reato, va compiuta "in limine judicii". La Corte, infine, rigetta anche gli altri motivi di ricorso, relativi alla mancata rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale, alla mancata concessione della sospensione condizionale della pena e alla richiesta di revoca della provvisionale, ritenendoli infondati o inammissibili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposta da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/11/2020 della CORTE APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ROSA PEZZULLO;
il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. VENEGONI ANDREA, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 11.11.2020, la Corte di Appello di Roma confermava la sentenza emessa in data 10.05.2017 dal Tribunale…

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