Il rilascio di un'autorizzazione commerciale per l'apertura di una media struttura di vendita all'interno di un centro commerciale è subordinato al previo ottenimento dell'autorizzazione generale per il centro commerciale stesso, ai sensi dell'art. 4, comma 3, della legge regionale campana n. 1 del 2000, che sancisce il rapporto di presupposizione-conseguenzialità tra il provvedimento abilitativo generale per il centro commerciale e le singole autorizzazioni commerciali per gli esercizi ivi ubicati. Tale subordinazione risponde a esigenze di coerenza e razionalità dell'azione amministrativa, nonché di programmazione dello sviluppo della rete commerciale, in quanto consente all'amministrazione di valutare l'impatto della nuova struttura sulla rete commerciale esistente sulla base di un'adeguata cognizione dell'intrapresa in tutti i suoi elementi. Pertanto, in assenza del previo rilascio dell'autorizzazione generale per il centro commerciale, il Comune non può legittimamente rilasciare l'autorizzazione commerciale per l'apertura di una media struttura di vendita all'interno dello stesso, a prescindere dalla pendenza di un procedimento di condono edilizio relativo alla costruzione del centro commerciale, in quanto il principio di contestualità tra titolo edilizio e titolo commerciale, sancito dall'art. 14, comma 4, della legge regionale n. 1 del 2000, non trova applicazione in tale ipotesi. L'apertura di una media struttura di vendita di rilevanti dimensioni all'interno di un centro commerciale è idonea a determinare un sensibile mutamento delle condizioni di svolgimento delle attività commerciali nell'area limitrofa, le cui conseguenze accomunano gli esercenti della zona in un'identica condizione di soggetti passivi che li legittima alla proposizione di un ricorso collettivo per l'annullamento del provvedimento abilitativo impugnato, al fine di ritrarre dalla pronuncia del giudice il vantaggio concreto ed effettivo della chiusura della contestata struttura commerciale e del ripristino delle precedenti condizioni.