Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27966 del 13 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:27966PEN

Massima

Il linguaggio volgare e offensivo utilizzato in un contesto pubblico e istituzionale, come un consiglio comunale, pur rappresentando una maleducata manifestazione di insofferenza, non integra necessariamente il reato di ingiuria quando le espressioni impiegate hanno perso il loro carattere offensivo per l'uso comune e frequente, e quando sono pronunciate in risposta a frasi prive di serio contenuto critico, in una situazione di parità tra gli interlocutori. In tali casi, il contesto e le circostanze concrete in cui le espressioni sono state utilizzate assumono rilevanza determinante per escludere la sussistenza del reato di ingiuria, in applicazione di un criterio di proporzionalità e ragionevolezza nella valutazione della condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BA. VI., nato il (OMESSO);

avverso la sentenza emessa il 10.2.06 dalla Corte di Appello di l'Aquila.

Visti gli atti, il provvedimento denunciato ed il ricorso.

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERRUA GIULIANA.

Udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SALZANO Francesco, che ha concluso per l'annullamento con rinvio della…

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