Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32324 del 31 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:32324PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso la sentenza di condanna per lesioni personali, afferma il principio secondo cui le dichiarazioni accusatorie della persona offesa possono da sole sostenere un'affermazione di penale responsabilità, ove sottoposte ad un attento controllo di credibilità oggettiva e soggettiva, senza necessità di riscontri esterni, quando non vi siano ragioni di dubitare della loro attendibilità. Inoltre, il giudizio sulla congruità della pena irrogata e sul bilanciamento delle circostanze attenuanti è insindacabile in sede di legittimità, se adeguatamente motivato. Pertanto, il ricorso è dichiarato inammissibile, in quanto la sentenza impugnata risulta sorretta da corretta motivazione in ordine all'accertamento della responsabilità penale e alla determinazione della pena, nonché al mancato perfezionamento della prescrizione del reato al momento della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefani - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

12.10.2007 avv. ((omissis)), difensore di PI. Ro. , nata il (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Napoli del 13.7.2007.

Letto il ricorso e la sentenza impugnata.

Sentita la relazione del Consigliere dr. ((omissis))o BRUNO.

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in sede, in persona del Sostituto Dr. D'((omissis)), che ha chiesto l'annullamento senza rinvio per prescrizione.

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