Cassazione penale Sez. III sentenza n. 36019 del 21 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:36019PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione della sentenza impugnata, non può sostituire la propria valutazione delle risultanze probatorie a quella effettuata dai giudici di merito, né può sindacare la logicità e la correttezza dell'iter argomentativo seguito dal giudice di appello, se questo risulta immune da vizi logici e giuridici. La Corte di cassazione è, infatti, preclusa la possibilità di una nuova valutazione delle risultanze acquisite, attraverso una diversa lettura o ricostruzione dei fatti, dovendo limitarsi a verificare la correttezza dell'apparato motivazionale della sentenza impugnata. Pertanto, il ricorso per cassazione fondato sugli stessi motivi già proposti in sede di impugnazione e motivatamente respinti dal giudice del gravame deve essere dichiarato inammissibile, in quanto l'insindacabilità delle valutazioni di merito adeguatamente e logicamente motivate esclude la possibilità di una rivalutazione critica delle risultanze istruttorie da parte del giudice di legittimità. La Corte di cassazione può, dunque, annullare la sentenza impugnata solo quando la prova non considerata o travisata incida, scardinandola, sulla motivazione censurata, non essendo consentito il riesame in una diversa ottica degli argomenti utilizzati dal giudice di merito per fondare il proprio convincimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. CIRIELLO Antonella - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 24/9/2014 della Corte d'appello di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 24 settembre 2014 la Corte d'appello di L'Aquila ha confermato la sentenza del Tribunal…

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