Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4811 del 5 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:4811PEN

Massima

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Il requisito della comunicazione a più persone per la configurazione del reato di diffamazione è integrato anche nel caso in cui una missiva diffamatoria sia inviata all'organo titolare del potere di promuovere un'azione disciplinare, essendo la stessa propulsiva di un procedimento i cui atti sono inevitabilmente destinati a pervenire alla conoscenza di soggetti diversi dall'immediato destinatario della comunicazione. Ai fini della scriminante del diritto di critica, è necessario l'accertamento della veridicità dei fatti attribuiti alla persona offesa, anche nel caso in cui le espressioni contestate siano contenute in un esposto a fini disciplinari. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di tali requisiti, deve effettuare un'adeguata motivazione, non essendo sufficiente un generico riferimento all'irrilevanza della conferma della fondatezza dell'esposto in sede disciplinare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI Alfredo M. - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Alessandria;
nel procedimento nei confronti di:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
4. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/06/2014 del Giudice di pace di Tortona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Carlo Zaza;

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