Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9643 del 7 marzo 2023

ECLI:IT:CASS:2023:9643PEN

Massima

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Il delitto di falso ideologico in atto pubblico di cui all'art. 479 c.p. si consuma al momento della formazione dell'atto, a prescindere dalle successive vicende dello stesso, come l'annullamento in autotutela o la revoca con effetto retroattivo. Il dolo del reato è di tipo generico, essendo sufficiente la volontà di redigere un atto pubblico contenente una falsa attestazione, a prescindere dalla finalità perseguita dall'agente e dall'effettiva produzione di un danno. Pertanto, il reato sussiste anche quando l'autore abbia agito nella convinzione di non arrecare alcun pregiudizio, ovvero nell'erronea credenza che gli altri soggetti coinvolti fossero comunque a conoscenza del contenuto delle decisioni assunte. Ciò che rileva ai fini della configurabilità del dolo è la consapevolezza, da parte del pubblico ufficiale, della mancata partecipazione di alcuni soggetti alle riunioni di cui si attesta falsamente la presenza. L'accertamento della sussistenza dell'elemento soggettivo del reato non richiede, inoltre, la verifica di un animus nocendi o di un intento di procurare un indebito vantaggio, essendo irrilevanti le finalità perseguite dall'agente e le conseguenze della condotta. La valutazione della prova testimoniale, in ordine all'effettiva partecipazione degli assessori alle sedute di giunta, rientra nel prudente apprezzamento del giudice di merito, la cui motivazione non può essere sindacata in sede di legittimità se non in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE Maria T. - Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/11/2019 della Corte d'appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Luca Pistorelli;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Odello Lucia, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
lette le conclusioni del difensore dell'imputato avv. Claudio Bossi, che ha chiesto …

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