Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30080 del 4 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:30080PEN

Massima

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Il diritto di critica politica, quale espressione del diritto di manifestazione del pensiero, è legittimamente esercitabile anche con toni polemici ed accesi, purché non trasmodi in manifestazioni di ostilità e malanimo personale, a condizione che il suo esercizio si fondi sulla veritiera rappresentazione dei fatti oggetto di critica e sia ispirato dall'interesse pubblico alla conoscenza di questioni di rilevanza sociale e politica. Tale diritto sussiste anche quando la critica provenga da un soggetto che ricopra una carica pubblica, come un consigliere circoscrizionale, in relazione a comportamenti di altri titolari di funzioni pubbliche, come un assessore comunale, qualora emerga un ragionevole dubbio di incompatibilità tra la carica pubblica rivestita e l'assunzione di iniziative private che possano configurare un conflitto di interessi, essendo il corretto esercizio della funzione pubblica un interesse meritevole di tutela da parte della collettività. In tali ipotesi, la valutazione della legittimità dell'esercizio del diritto di critica non può prescindere dall'esame del contesto fattuale e ambientale in cui le espressioni critiche sono state manifestate, nonché dalla qualità e dalle specifiche competenze del soggetto che esercita la critica, senza limitarsi ad un'analisi meramente testuale delle espressioni utilizzate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. MAZZITELLI Caterina - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - rel. Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/03/2016 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. EDUARDO DE GREGORIO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. ORSI LUIGI che ha concluso per l'inammissibilita';
LA DIFESA CHIEDE L'ANNULLAMENTO SENZA RINVIO, ASSOLUZIONE DELL'IMPUTATO PERCHE' IL FATTO NON SUSSISTE.
RITENUTO IN FA…

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