Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5359 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:5359SENT

Massima

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La concessione cimiteriale, pur attribuendo al concessionario ampi poteri di godimento del bene, costituisce un diritto affievolito nei confronti della pubblica amministrazione concedente, soggiacendo ai poteri regolativi e conformativi di stampo pubblicistico. Pertanto, la cessione del diritto di sepolcro, tanto nel suo contenuto di diritto primario di sepolcro quanto nel suo contenuto di diritto sul manufatto, va configurata come voltura di concessione demaniale, sottoposta al requisito di efficacia dell'autorizzazione del Comune concedente. Il rapporto concessorio deve rispettare tutte le norme di legge e di regolamento emanate per la disciplina dei suoi specifici aspetti, anche se intervenute successivamente alla costituzione del rapporto, in quanto la nuova normativa non agisce retroattivamente su situazioni giuridiche già compiutamente definite, ma detta regole destinate a disciplinare le future vicende dei rapporti concessori. Pertanto, il Comune può legittimamente revocare la concessione cimiteriale in caso di cessione non autorizzata del diritto di sepolcro, in quanto tale cessione integra il venir meno del presupposto fondamentale del rapporto concessorio, ossia il suo carattere personale. Ciò vale anche quando il concessionario originario abbia alienato il manufatto funebre realizzato sull'area concessa, in quanto l'atto notarile di compravendita non può creare affidamento incolpevole in capo all'acquirente, attesa la qualità di imprenditore del settore del ricorrente e la circostanza che lo stesso si fosse già reso acquirente di numerosi altri manufatti funebri.

Sentenza completa

N. 00444/2013
REG.RIC.

N. 05359/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00444/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 444 del 2013, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso la stessa in Napoli, via S. Maria del Pianto n.164;

contro

il Comune di Napoli, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Avvocatura municipale, in Napoli, Palazzo S. Giacomo, piazza Municipio;

per l'annullamento

della disposizione dirigenziale n.20 del 15.10.2…

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