Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35949 del 19 settembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:35949PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di un bene immobile può essere disposto quando sussistono gravi indizi di reato di riciclaggio o di trasferimento fraudolento di valori, a carico del proprietario o di un terzo interposto, anche in assenza di una formale intestazione fittizia, purché vi siano elementi che facciano ritenere l'esistenza di un collegamento tra il bene e i proventi illeciti. Ai fini della configurabilità del reato di trasferimento fraudolento di valori, è necessario che l'interposto sia a conoscenza della provenienza delittuosa dei beni e delle finalità di agevolazione del reato di riciclaggio, non essendo sufficiente la mera interposizione formale. Tuttavia, il giudice del riesame, nel valutare la sussistenza del fumus commissi delicti, non può limitarsi a un mero riscontro della astratta configurabilità del reato, ma deve effettuare un più approfondito esame degli elementi soggettivi ed oggettivi, anche alla luce di una interpretazione costituzionalmente orientata delle norme penali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ma. Gi., nato a (OMESSO);

D'. Ma., nata a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Roma, in data 8.2.2008;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. Piercamillo Davigo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

Osserva:

MOT…

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