Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14544 del 2 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:14544PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, è tenuto a motivare in modo puntuale e logicamente coerente il proprio apprezzamento degli elementi probatori, senza limitarsi a una mera affermazione di carenza di gravità indiziaria in contrasto con le risultanze dell'ordinanza cautelare, dovendo invece sviluppare un organico percorso argomentativo che consenta di comprendere le ragioni del diverso convincimento. La motivazione del provvedimento di riesame deve pertanto conformarsi ai canoni di cui all'art. 292 c.p.p., con particolare riguardo all'esigenza di un'adeguata e coerente valutazione degli indizi a carico dell'indagato, in modo da rendere manifesto il procedimento logico seguito dal giudice per pervenire alla decisione di annullamento della misura cautelare. L'omissione di tale puntuale e rigoroso percorso argomentativo integra un vizio di manifesta illogicità della motivazione, che comporta l'annullamento del provvedimento con rinvio per un nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe M. - Presidente

Dott. MONASTERO Francesco - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. RENZO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Pubblico Ministero presso Tribunale di Pistoia;

avverso del Tribunale di Firenze - sezione riesame - in data 23.05.2008;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza del 23.5.2008, il Giudice per …

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