Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 19749 del 2005

ECLI:IT:TARNA:2005:19749SENT

Massima

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L'obbligo di comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo, previsto dall'art. 7 della legge n. 241/1990, sussiste anche per i procedimenti semplici che si esauriscono direttamente con l'adozione dell'atto finale, in quanto la partecipazione del privato riguarda l'accertamento e la valutazione dei presupposti su cui si fonda la determinazione amministrativa, a prescindere dalla natura vincolata o discrezionale del provvedimento. Tale obbligo di comunicazione non può essere derogato dall'amministrazione, salvo che non dimostri in giudizio che il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso anche in caso di osservanza della relativa formalità. Pertanto, l'omissione della comunicazione di avvio del procedimento, in assenza di tale dimostrazione, comporta l'annullamento del provvedimento finale adottato, in quanto lesivo delle garanzie partecipative del privato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA CAMPANIA
SECONDA SEZIONE
composto dai magistrati:
Presidente dott. Antonio Onorato
Consigliere dott. Andrea Pannone
Primo Referendario dott. Paolo Severini
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
(ai sensi degli artt. 21 e 26 l. 6 dicembre 1971 n. 1034)
sul ricorso n. 12706/2004 RG, proposto da: Mario Cioffi rappresentato e difeso dagli avv.ti Attilio Panagrosso, Luigi Rinaldi e Salvatore Maffettone con cui elettivamente domicilia in Napoli, via Medina n. 17 presso l'avv. Ducci,
contro
il Comune di Acerra, in persona del Sindaco e legale rappresentante p.t., n.c.
per l'annullamento
  1) dell'ordinanza di demolizione 14 luglio 2004 n. 69;
  2) di ogni altro provvedimento precedente, preordinato, connesso o conseguente.
Visto il ricorso e i relativi allegati,
Visti i documenti prodotti dalle parti;
Udita, alla camera di consi…

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