Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 46152 del 15 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:46152PEN

Massima

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Il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione spetta alla persona assolta con sentenza irrevocabile perché il fatto non sussiste, per non aver commesso il fatto, perché il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato, qualora abbia subito restrizioni della libertà personale nelle forme della custodia cautelare. Tale diritto non può essere negato sulla base di mere supposizioni o di una condotta del richiedente che, pur essendo stata ritenuta lecita e non integrante gli estremi di un reato, sia stata erroneamente considerata dal giudice come il presupposto che ha ingenerato la falsa apparenza della sua configurazione come illecito penale, dando luogo alla detenzione. Il giudice della riparazione deve, pertanto, fondare la propria decisione su fatti concreti e precisi, esaminando la condotta del richiedente, sia prima che dopo la perdita della libertà personale, al fine di stabilire, con valutazione ex ante, se tale condotta sia stata il presupposto che ha determinato l'adozione della misura cautelare, senza poter rilevare la sussistenza della colpa grave sulla base di circostanze del tutto generiche e neutre, prive di un adeguato nesso di causalità con il provvedimento restrittivo ingiustamente emesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORGIGNI Antonio - Presidente

Dott. GALBIATI Ruggero - Consigliere

Dott. KOVERECH Oscar - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) WI. LI. TH. PA. KU. , n. il (OMESSO);

2) MINISTERO ECONOMIA E FINANZE;

avverso ORDINANZA emessa in data 11.04.2006 dalla Corte di Appello di Catania;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso.

Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Oscar KOVERECH.

Lette le conclusioni presentate dal Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha …

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