Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43632 del 23 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43632PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere disposto anche in assenza di una condanna penale definitiva, qualora sussistano gravi indizi di sproporzione tra il valore dei beni acquisiti e la capacità reddituale del soggetto, in applicazione della presunzione di illecita provenienza dei beni prevista dalla legge. L'onere di provare la legittima provenienza dei beni acquisiti grava sul soggetto sottoposto a sequestro, il quale deve fornire elementi idonei a superare la presunzione di illiceità. Il giudice, nel valutare la richiesta di dissequestro, deve verificare la congruità e la credibilità delle giustificazioni addotte, senza essere vincolato dalla mera allegazione di una fonte lecita di provenienza dei beni, ma valutando complessivamente la posizione economica e patrimoniale del soggetto. La motivazione del provvedimento di sequestro deve dare conto in modo adeguato delle ragioni per le quali le giustificazioni fornite non sono ritenute sufficienti a superare la presunzione di illiceità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLIVA Bruno - Presidente

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

NA. Ma. , nata a (OMESSO) il (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 13/3/2007 dal Tribunale di Milano; Visti gli atti, l'ordinanza impugnata ed il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere, Dott. ROTUNDO Vincenzo; Udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. DELEHAYE Enrico, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

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