Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21484 del 4 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:21484PEN

Massima

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Il falso materiale in atti pubblici commesso dal privato, mediante l'alterazione di un bollettino di versamento in conto corrente postale, integra il reato di cui agli artt. 476 e 482 c.p., in quanto il pubblico ufficiale attesta in tale documento fatti direttamente compiuti, come la ricezione di un determinato versamento a favore di un particolare soggetto, costitutivo di un diritto a favore del versante e di un obbligo a carico dell'amministrazione. Tale reato di pericolo non richiede un dolo specifico, essendo sufficiente la coscienza e volontà della immutatio veri, non occorrendo un animus nocendi vel decipiendi, poiché l'oggettività del reato di falso consiste nella lesione della pubblica fede e non nell'offesa di altro bene pubblico o privato. Pertanto, il falso è punibile anche quando sia stato commesso con la certezza di non produrre alcun danno o di non realizzare lucri non dovuti, ovvero nell'eventuale opinione di operare lecitamente. Inoltre, il falso non può essere considerato "grossolano" e quindi esente da punibilità, quando l'infedele attestazione o l'alterazione, pur apparendo del tutto irrilevanti ai fini del significato dell'atto e del suo valore probatorio, siano comunque idonee a ledere l'interesse tutelato dalla genuinità dei documenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1554/2008 CORTE APPELLO di GENOVA, del 13/06/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/03/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. STABILE Carmine che ha concluso per il rigetto.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza in data 13.6.2011 la Corte …

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