Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25229 del 26 giugno 2024

ECLI:IT:CASS:2024:25229PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel confermare la condanna dell'imputato, afferma che: La testimonianza indiretta dell'ufficiale o agente di polizia giudiziaria sulle dichiarazioni di contenuto narrativo rese dall'imputato al di fuori del procedimento, ovvero prima del formale inizio delle indagini, è legittimamente utilizzabile in quanto riconducibile agli "altri casi" di cui all'art. 195, comma quarto, cod. proc. pen., essendo tali dichiarazioni liberamente valutabili dal giudice di merito in quanto assumono la valenza di fatto storico percepito e riferito dal teste. Inoltre, le attività investigative effettuate dalla polizia giudiziaria, volte a verificare l'effettivo accesso dell'imputato all'ospedale e l'eventuale chiamata da lui effettuata per avvisare del ritardo, possono essere legittimamente riferite dai testi in quanto attività da loro direttamente compiute, a prescindere dalle circostanze che le hanno indotte, essendo tali dichiarazioni ammissibili ai sensi dell'art. 350, comma 5, cod. proc. pen. Infine, il giudice di appello ha correttamente esercitato il proprio potere discrezionale nel rigettare la richiesta di rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale, avendo adeguatamente motivato tale decisione sulla base della valutazione degli elementi già acquisiti e della totale irrilevanza di quanto richiesto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Consigliere

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Relatore

Dott. RUSSO Carmine - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Le.Mi. nato a U il (Omissis)
avverso la sentenza del 05/06/2023 della CORTE APPELLO di TRIESTE
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ((omissis)) MONACO;
lette le conclusioni del Sost. Proc. Gen. MARIA ((omissis)) per l'inammissibilità del ricorso;
le conclusioni dell'avv. MA.AI. che insiste per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Trieste, con sentenza del 5/6/2023, ha confermato la sentenza di condanna ad anni uno di reclusione pronunciata dal Tribuna…

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