Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5700 del 5 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:5700PEN

Massima

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Il concorso nel reato di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio sussiste anche quando l'agente, pur non essendo il diretto detentore della sostanza, abbia consapevolmente agevolato il trasporto e l'occultamento della droga, apportando un contributo causale rilevante, sia materiale che morale, alla condotta criminosa. Ciò si verifica anche quando l'agente, pur non essendo il proprietario dei mezzi utilizzati per il trasporto, abbia accompagnato il diretto responsabile, mettendo a sua disposizione il proprio veicolo e assicurando la propria collaborazione, dimostrando così la consapevolezza e la volontarietà del proprio apporto alla realizzazione del reato. L'atteggiamento di nervosismo e imbarazzo tenuto durante il controllo di polizia può costituire un indizio della consapevolezza della presenza della droga e del ruolo svolto dall'agente nel favorirne il trasporto e l'occultamento. Pertanto, il concorso nel reato di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio può configurarsi anche in capo a soggetti che non siano i diretti detentori della sostanza, purché abbiano consapevolmente e volontariamente contribuito alla realizzazione della condotta criminosa, agevolandone l'esecuzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. ORILIA Lorenzo - rel. Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2475/2012 CORTE APPELLO di ANCONA, del 25/02/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/12/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LORENZO ORILIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SALZANO Francesco che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza 25.2.2013 la Corte d'…

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