Cassazione penale Sez. II sentenza n. 2642 del 19 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:2642PEN

Massima

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Il reato di rapina si configura quando la sottrazione di un bene mobile avviene mediante violenza o minaccia sulla persona, anche se contestuale alla dazione volontaria del bene da parte della vittima, qualora questa sia stata coartata nella sua libertà di autodeterminazione a causa dell'atteggiamento minaccioso e aggressivo degli autori del reato. La qualificazione giuridica del fatto come rapina e non come truffa è pertanto dovuta alla dinamica degli eventi e agli interessi in gioco, in quanto gli imputati hanno ottenuto il possesso del bene esercitando una violenza verbale e una minaccia diretta ed ineludibile sulla vittima, privandola di ogni effettiva possibilità di scelta. La contestualità tra la dazione del bene e l'atteggiamento minaccioso degli agenti, che ha indotto la vittima a consegnare il bene per evitare l'escalation dell'aggressione fisica, è elemento sufficiente per la configurazione del reato di rapina, a prescindere dalla volontarietà iniziale della consegna. Il giudice di merito, nel valutare la qualificazione giuridica del fatto, deve pertanto considerare la complessiva dinamica degli eventi e la effettiva libertà di autodeterminazione della persona offesa, non limitandosi a un'analisi meramente formale della condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. VERGA G. - rel. Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 5138/2014 CORTE APPELLO di TORINO, del 26/05/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/11/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIOVANNA VERGA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita'.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Ricorre per cassazione personalmente (OMISSIS) …

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