Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 18512 del 15 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:18512PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione di pubblici ufficiali e all'alterazione di gare d'appalto pubbliche, commesso attraverso l'infiltrazione di soggetti privati negli uffici pubblici e l'attribuzione di incarichi e contratti di consulenza a titolo di contropartita, integra un grave pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio, che giustifica l'applicazione di misure cautelari personali, anche in assenza di partecipazione diretta degli indagati all'esecuzione materiale dei singoli reati-fine, in ragione del carattere sistematico e strutturato dell'attività delittuosa, della capacità di condizionare l'esercizio della funzione pubblica e della persistente attitudine a eludere le indagini attraverso l'occultamento o la sostituzione di documenti. Il luogo di consumazione del reato associativo, ai fini della competenza territoriale, è individuato nel territorio in cui si manifesta per la prima volta all'esterno l'operatività del sodalizio e si concretizzano i primi segni della sua attività, anche in assenza di elementi certi sulla sua genesi, con conseguente legittimità della competenza del tribunale del luogo in cui il pubblico ufficiale coinvolto svolge le proprie funzioni. L'omesso deposito dei supporti magnetici o informatici delle intercettazioni, pur costituendo una violazione degli obblighi di legge, non determina l'inutilizzabilità delle risultanze probatorie, in assenza di una specifica richiesta della difesa e di un ingiustificato diniego del pubblico ministero, essendo sufficiente la trasmissione di una documentazione anche sommaria che dia conto sinteticamente del contenuto delle conversazioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Mari - rel. Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 16/2012 TRIB. LIBERTA' di L'AQUILA, del 30/01/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANO DE AMICIS;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. D'Angelo Giovanni che ha chiesto il rigetto dei ricorsi;

Udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

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