Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33967 del 14 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:33967PEN

Massima

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Il diritto di difesa del soggetto raggiunto da misura cautelare personale, costituzionalmente protetto, comporta il riconoscimento in suo favore della facoltà di ottenere l'accesso alle registrazioni delle conversazioni intercettate e sommariamente trascritte dalla polizia giudiziaria, utilizzate ai fini dell'adozione del provvedimento cautelare, anche prima del loro deposito ai sensi dell'art. 268 c.p.p., comma 4. Tale facoltà deve essere esercitata dal difensore in modo tempestivo, in funzione dell'esigenza di consentire l'effettivo esercizio del diritto di difesa nella specifica fase cautelare, con la conseguenza che l'illegittima compressione di tale diritto, derivante dal rifiuto o dall'ingiustificato ritardo del pubblico ministero nel consentire l'accesso alle registrazioni, determina una nullità di ordine generale a regime intermedio, ai sensi dell'art. 178 c.p.p., lettera c), che impedisce l'utilizzabilità delle trascrizioni nel giudizio di riesame, ove il Tribunale non abbia potuto acquisire il relativo supporto fonico entro il termine perentorio di cui all'art. 309 c.p.p., comma 9. Tuttavia, la tempestività dell'attivazione del difensore deve essere valutata in relazione ai prevedibili tempi occorrenti per il soddisfacimento del diritto di accesso, in modo da contemperare l'esigenza di assicurare il pieno esercizio del diritto di difesa con le cogenti scansioni temporali delle procedure de libertate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso l'ordinanza del 25/02/2021 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RICCIARELLI Massimo;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale CIMMINO Alessandro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN …

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