Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1536 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:1536SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di una costruzione abusiva, al pari di tutti i provvedimenti sanzionatori in materia edilizia, è atto vincolato che non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico, né una comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, né alcuna motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale alla demolizione, non potendo neppure ammettersi l'esistenza di alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, che il tempo non può giammai legittimare. L'abuso edilizio rappresenta un illecito permanente integrato dalla violazione dell'obbligo, perdurante nel tempo, di ripristinare in conformità a diritto lo stato dei luoghi, di talché ogni provvedimento repressivo dell'Amministrazione non è emanato a distanza di tempo da un illecito ormai esaurito, bensì interviene su una situazione antigiuridica che perdura sino a quel momento. Pertanto, l'Amministrazione non è tenuta a motivare in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico al ripristino dei luoghi, né a valutare il decorso del tempo dalla commissione dell'abuso, in quanto l'interesse pubblico alla repressione dell'abuso edilizio è insito nella stessa natura del provvedimento sanzionatorio. Tuttavia, l'Amministrazione è tenuta a verificare con adeguata istruttoria la sussistenza dell'abuso, non potendo basarsi su meri accertamenti sommari, specie quando vi siano elementi, come una perizia tecnica, che attestino la regolarità edilizia dell'immobile. In tal caso, l'Amministrazione deve procedere ad un'approfondita verifica della situazione di fatto e di diritto, al fine di accertare la legittimità o meno delle opere realizzate, prima di adottare il provvedimento sanzionatorio.

Sentenza completa

N. 01761/2011
REG.RIC.

N. 01536/2013 REG.PROV.COLL.

N. 01761/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1761 del 2011, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio, in Napoli, via F. Cilea, n. 183;

contro

Comune di Napoli in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura Municipale, domiciliata per legge in Napoli, piazza Municipio;

nei confronti di

((omissis));

per l'annullamento, previa adozione di misura cautelare

DELLA DISPOSIZIONE DIRIGENZIALE N.385/2010 DEL DIRIGENTE DELLA DIREZIONE CENTRALE VI - RIQUALIFICAZIONE URBANA EDILIZIA PERIFERIE - SERVIZIO ANTIABUSIVISMO…

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