Cassazione penale Sez. III sentenza n. 36816 del 12 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:36816PEN

Massima

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La falsa attestazione di un fatto in una domanda di condono edilizio presentata al Comune configura il reato di falso ideologico in atto pubblico di cui all'art. 483 c.p., a prescindere da eventuali successive rettifiche o integrazioni della domanda, in quanto il reato si consuma con la presentazione della domanda contenente la falsa dichiarazione, senza che possano assumere rilevanza, quali cause estintive del reato o elementi sintomatici della mancanza di dolo, fatti successivi alla commissione del reato. La giurisprudenza di legittimità è costante nell'affermare tale principio, in quanto la domanda di condono edilizio, sebbene presentata da un privato, riveste la natura di atto pubblico, essendo diretta a ottenere un provvedimento amministrativo. Pertanto, la falsa attestazione in essa contenuta integra il delitto di falso ideologico, a prescindere dalla successiva rettifica o integrazione della domanda, in quanto il reato si consuma con la presentazione dell'atto contenente la falsa dichiarazione, senza che possano assumere rilevanza fatti posteriori alla sua commissione. Tale principio si fonda sulla tutela dell'affidamento della pubblica amministrazione nell'esattezza e veridicità delle dichiarazioni rese dai privati nei procedimenti amministrativi, a garanzia del corretto svolgimento dell'attività della P.A. e della legalità dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. SQUASSONI Claudia - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandr - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Sa. Ma. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Roma del 2 marzo 2010;

sentita la relazione del Consigliere Dott. Alessandro M. Andronio;

sentito il Pubblico Ministero, sostituto Procuratore Generale Dott. Baglione Tindari, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

sentito il difensore dell'imputato, avv. ((omissis)), in sostituzione dell'avv. ((omissis)), che ha concluso per l'accogl…

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