Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33149 del 30 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:33149PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di custodia in carcere può essere sostituito con gli arresti domiciliari in luogo diverso dalla residenza solo ove sia adeguatamente motivata l'idoneità di tale misura a garantire le esigenze cautelari, attraverso un'analitica valutazione delle specifiche circostanze del caso concreto. Il mero richiamo generico all'astratta idoneità degli arresti domiciliari non è sufficiente, essendo necessario un puntuale confronto con gli argomenti posti a fondamento della decisione impugnata. L'onere di una motivazione rigorosa e puntuale grava sul giudice chiamato a valutare la sostituzione della misura cautelare, al fine di assicurare il rispetto del principio di adeguatezza e proporzionalità della cautela disposta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 4466/2012 del TRIBUNALE DELLA LIBERTA' DI BOLOGNA del 27/11/2012;

visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERLUIGI DI STEFANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ALFREDO POMPEO VIOLA che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

(OMISSIS) propone ricorso a mezz…

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