La sospensione dell'ordine di esecuzione della pena, prevista dall'articolo 656 comma 5 c.p.p., attiene esclusivamente alla pena detentiva breve e non opera nei confronti della pena pecuniaria, la cui eventuale estinzione per effetto dell'esito positivo dell'affidamento in prova al servizio sociale è rimessa alla competenza della magistratura di sorveglianza, in applicazione dell'articolo 47 comma 12 dell'ordinamento penitenziario. La mancata previsione di una analoga disciplina di sospensione della pena pecuniaria nel caso di affidamento in prova, a differenza di quanto stabilito per i reati in materia di stupefacenti dall'articolo 90 del D.P.R. n. 309 del 1990, comporta l'impossibilità di ricorrere all'analogia, trattandosi di una precisa scelta legislativa, e l'applicazione della disposizione generale dell'articolo 656 comma 5 c.p.p., pertinente alla sola sospensione della pena detentiva. Il giudice dell'esecuzione, pertanto, non può disporre la sospensione dell'esecuzione della pena pecuniaria in caso di affidamento in prova al servizio sociale, essendo tale competenza riservata alla magistratura di sorveglianza, che procede ai sensi dell'articolo 667 comma 4 c.p.p. e dell'articolo 678 comma 1-bis c.p.p., secondo le specifiche attribuzioni delineate da quest'ultima disposizione.