Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 22018 del 7 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:22018PEN

Massima

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La mancanza della sottoscrizione del giudice che ha concorso alla pronuncia della sentenza, essendo stata questa apposta da un magistrato diverso che non ha partecipato al giudizio, costituisce causa di nullità della sentenza stessa ai sensi dell'art. 546, comma 3, c.p.p. Tale vizio non può essere sanato né dalla presenza della sottoscrizione del giudice estensore, né dalla mera irregolarità derivante dall'errata indicazione, nell'intestazione, del nome di un giudice che non ha preso parte al collegio. La nullità della sentenza per difetto di sottoscrizione del giudice che ha concorso alla pronuncia comporta l'annullamento della stessa e il rinvio alla medesima Corte di Appello per la sola rinnovazione dell'atto, senza necessità di rinnovare il giudizio né di convocare nuovamente le parti in udienza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBA Tito - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. APRILE Ercole - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

avverso la sentenza del 05/05/2011 della Corte di appello di Trieste;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ANIELLO Roberto, che ha concluso chiedendo l'annullamento della sentenza impugnata, con rinvio per la rinnovazione dell'atto.

RITENUTO IN FATT…

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