Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11346 del 6 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:11346PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. si configura non solo in relazione al mero status di appartenenza al sodalizio criminale, ma richiede la prova di un ruolo dinamico e funzionale dell'indagato, tale da implicare una stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del gruppo, in modo da renderlo disponibile al perseguimento dei comuni fini illeciti. Tale partecipazione può essere desunta da indicatori fattuali dai quali, sulla base di attendibili regole di esperienza attinenti propriamente al fenomeno della criminalità di stampo mafioso, possa logicamente inferirsi l'appartenenza dell'indagato, purché si tratti di indizi gravi, precisi e concordanti, idonei senza alcun automatismo probatorio a dare la sicura dimostrazione della permanenza costante del vincolo associativo, in relazione allo specifico periodo temporale considerato dall'imputazione. La presunzione relativa di pericolosità sociale di cui all'art. 275 c.p.p., comma 3, può essere superata solo quando risulti che l'associato abbia stabilmente rescisso i suoi legami con l'organizzazione criminosa, in mancanza di elementi a favore della sua posizione, non gravando sul giudice l'onere di argomentare in positivo circa la persistenza delle esigenze cautelari, che devono ritenersi sussistenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Maria Stefani - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - rel. Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 08/07/2019 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. SIANI VINCENZO;
sentite le conclusioni del PG Dr. ANIELLO ROBERTO, che conclude chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
udito il difensore l'avv. (OMISSIS) conclude chiedendo l'accoglimento del ricorso, anche per conto dell'avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, resa in data 8 luglio…

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