Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 8839 del 4 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:8839PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La presunzione di adeguatezza della misura cautelare detentiva per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa può essere superata solo in presenza di elementi concreti e specifici che dimostrino in modo inequivocabile l'estraneità del soggetto al contesto criminale, tenuto conto della gravità del reato, della durata della custodia cautelare già subita, della possibilità di ripristinare i legami familiari e sociali, nonché dell'assenza di pericoli di fuga o di reiterazione del reato. Tali elementi devono essere valutati dal giudice in modo rigoroso e analitico, senza limitarsi a considerazioni generiche o a meri rapporti di parentela, al fine di garantire il bilanciamento tra le esigenze cautelari e il diritto alla libertà personale dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/11/2019 del Tribunale del riesame di Palermo;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Anna Criscuolo.
FATTO E DIRITTO
1. Il difensore di (OMISSIS) ha proposto ricorso avverso l'ordinanza indicata in epigrafe con la quale il Tribunale del riesame di Palermo ha respinto l'appello proposto avverso l'ordinanza del 29 ottobre 2019 del G.u.p. del medesimo Tri…

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