Cassazione penale Sez. I sentenza n. 28498 del 3 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:28498PEN

Massima

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La mera connessione probatoria tra procedimenti diversi, che non comporti una valutazione di merito svolta da uno stesso giudice sul medesimo fatto e nei confronti di identico soggetto, non determina la sussistenza di una ipotesi di ricusazione. Affinché ricorra la causa di ricusazione di cui all'art. 37, lett. b), c.p.p., è necessario che il giudice abbia espresso un vero e proprio giudizio di colpevolezza o innocenza dell'imputato in ordine ai reati a lui contestati, senza che ne esista necessità ai fini della decisione adottata e fuori da ogni collegamento o legame con l'esercizio delle funzioni giurisdizionali inerenti al fatto esaminato. La mera partecipazione del giudice alla deliberazione di una sentenza di patteggiamento emessa in un diverso procedimento, anche se relativa a reati della stessa natura di quelli contestati nell'altro processo, non integra un'indebita manifestazione di convincimento ai sensi dell'art. 37, lett. b), c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 12/2014 CORTE APPELLO di MILANO, del 29/05/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO ALDO;

lette le conclusioni del PG Dott. RIELLO Luigi, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

- che la Corte di Appello di Milano, con l'ordinanza indicata in epigrafe, rigettava la dichiarazione di ricusazione avanzata da (OMISSIS) nei confronti del Dott. (OMISSIS), presidente d…

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